Gli escavatori sono macchine estremamente versatili, la scelta della giusta tipologia di benna e l’utilizzo corretto degli attacchi rapidi sono fondamentali per garantire elevata produttività, maggior risparmio di carburante e minor usura.
Le benne, comunemente montate su mezzi come escavatori, terne semoventi o gru e utilizzate per compiere operazioni di sollevamento, trasporto e deposito di materiali, si prestano alle applicazioni più svariate: lavori pubblici, smaltimento rifiuti, settore agricolo e, soprattutto, edile. Non esiste tuttavia una benna che possa essere utilizzata universalmente in tutti questi campi, occorre fare una scelta ma come?
Le benne possono essere racchiuse in due macro categorie, le benne da scavo e le benne livellatrici, che a loro volta si suddividono in diverse tipologie in base alle operazioni da compiere e alla consistenza del terreno.
Benne da scavo
Tra le benne da scavo troviamo le seguenti tipologie:
Benne livellatrici
Due sono invece le tipologie di bene che rientrano in questa macro categoria:
Benna pulizia canali
Adatta alla pulizia e alla manutenzione di fossati e scarpate, nonché per il livellamento e la finitura di strade e piazzali. Consistenza del terreno media.
Benna orientabile
Benna utilizzata per lavori di bonifica pulizia e livellamento scarpate. Consente l’inclinazione di 45° per ogni lato. Consistenza del terreno media.
La dimensione della benna può incidere sulle prestazioni. Per determinare quale sia la dimensione adeguata occorre considerare i tre seguenti fattori.
Specifiche dell’escavatore: una benna idonea ad un escavatore da 30 tonnellate non può essere utilizzata su un escavatore da 15 e viceversa. Specifiche della macchina, come ad es. peso, forza di strappo, cinematismo braccio, raggio di azione e applicazione sono determinanti per individuare la taglia corretta della benna.
Densità del materiale: non è detto che una benna di maggiori dimensioni assicuri una maggiore produttività. Alcuni materiali particolarmente densi possono appesantire le benne di grandi dimensioni, aumentando di conseguenza la durata del ciclo di lavoro. Al contrario, per la movimentazione di materiali particolarmente compatti (come argilla dura) è consigliata sempre la benna di dimensioni inferiori a quelle usate per materiali meno densi come ad esempio soprasuolo.
Considerare la capacità e dimensione dell’autocarro: taglia e produttività della benna dovrebbero essere in linea con la capacità dell’autocarro in cui il materiale va depositato, così che l'operazione di carico avvenga con il minor numero di passaggi risparmiando tempo. A questo va aggiunto che l’operatore, utilizzando la benna più appropriata, consumerà meno carburante e ridurrà l'usura della macchina.
L’attacco rapido si interpone tra l'escavatore e la benna permettendo un aggancio e una sostituzione delle attrezzature più agevole. Il vantaggio di questo strumento è quello di ridurre notevolmente i tempi di montaggio e smontaggio della benna sul braccio dell’escavatore aumentando l'efficienza del lavoro.
Gli attacchi rapidi possono essere universali o dedicati ed entrambi possono essere a loro volta meccanici o idraulici.
Gli attacchi rapidi universali, che siano meccanici o idraulici, si agganciano ai perni assicurati alle piastre forate (comunemente denominate “orecchie”) presenti sulla parte superiore della benna. La differenza sostanziale fra l’attacco di tipo meccanico e quello idraulico è che l’attacco meccanico non consente di effettuare le operazioni di aggancio e sgancio delle attrezzature senza scendere dal mezzo. Lo sgancio va effettuato manualmente dall’operatore tramite una leva che agisce su una molla (o vite in caso di mezzi molto grandi) che consente di liberare i perni. Al contrario, l’attacco idraulico consente di operare in completa autonomia dalla cabina dell'escavatore effettuando l’operazione di sgancio senza l’intervento manuale dell’operatore.
Anche gli attacchi rapidi dedicati possono essere prodotti si in versione idraulica che meccanica. A differenza degli attacchi rapidi universali, gli attacchi dedicati non vengono agganciati ai perni montati sulle orecchie della benna bensì su apposite piastre generalmente saldate sulla parte superiore della benna.
L’attacco rapido meccanico dedicato ITR è un attacco molto semplice e compatto, realizzato con acciai antiusura ad elevata resistenza meccanica, caratterizzato dal recupero progressivo dei giochi creati dall’usura fra piastra e parte inferiore dell’attacco, senza diminuire la forza di scavo.
Con questo attacco rapido si ha la possibilità di effettuare l’aggancio delle benne in modo rapido e sicuro. Questo sistema di aggancio funziona grazie ad una piastra sagomata o da sagomare montata sulla benna stessa, sulla quale si colloca una sovrastruttura con l’attacco adatto a ciascun escavatore.
![]() Kit sagomato |
![]() Kit da sagomare |
Questa sovrastruttura si aggancia sulla benna per mezzo di un perno ed un cuneo che si alloggia in una apposita sede che ne evita lo sgancio.
Di seguito tutti gli elementi da cui è composto l’attacco rapido:
A- Sella attacco
B- Piastra con tubi porta-molla
C- Molle
D- Cuneo
F- Vite con testa a brugola
G- Cursore di sgancio
H- Dado
I- Perno di sicurezza (da bloccare con copiglie).
Il montaggio e lo smontaggio devono avvenire sempre con l’attrezzatura appoggiata stabilmente al suolo e a macchina operatrice ferma. Gli attacchi macchina forniti sono equivalenti a quelli utilizzati per le benne standard della macchina su cui montare l’attrezzatura.
Una volta montato l’attacco rapido al braccio, mediante l’utilizzo dei perni in dotazione alla macchina operatrice, si provveda ad agganciare la sella attacco al perno situato sulla benna (fig. A).
Successivamente si vada a fissare infilando il cuneo nella fessura della piastra del kit piastra benna (il cuneo deve andare ad infilarsi automaticamente, fig. B). Nel caso questo non avvenga controllare eventuali tracce di sporcizia nella sede di aggancio o nelle guide cuneo.
Attivare i sistemi di sicurezza, inserendo l’apposito perno, che deve essere bloccato per mezzo di copiglie in dotazione (fig. C).
Per effettuare lo smontaggio sfilare il perno di sicurezza e disinserire il cuneo agendo sulla piastra di sgancio utilizzando la leva data in dotazione (fig. D).
Questo tipo di attacco non richiede una manutenzione particolare, è sufficiente tenere ingrassate le guide del cuneo e, giornalmente, controllare lo stato dell’attacco rapido facendo particolare attenzione ad eventuali cedimenti, deformazioni e cricche nelle saldature.
Cosa non fare:
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